Adriana Braga
Nasce a Lomazzo il 13 aprile del 1953. Fin da bambina il suo desiderio è quello di insegnare e infatti si diploma alla scuola magistrale dell’istituto Orsoline di S. Carlo di Saronno. Trascorre la maggior parte dei suoi anni di insegnamento alla scuola elementare di Bregnano lasciando un segno duraturo nel paese.
Matura una grande passione per la libertà di educazione, che intende come attenzione all’educazione del ragazzo che ha davanti, indipendentemente dal tipo di scuola frequentata. Dice: “Questi saranno gli adulti di domani e si troveranno ad affrontare la vita” si impegna, perciò, per quanto può a star di fronte alla vita.
A 21 anni incontra Comunione e Liberazione tramite un’altra insegnante e soprattutto tramite un amico, la cui forma vocazionale la affascina da subito e la fa decidere di entrare come lui nell’associazione dei Memores Domini.
Con questo diviene ancora più certa che vale la pena di spendere la vita per l’educazione dei bambini, e ancor più convinta che è l’educazione il punto decisivo per un percorso umano.
Nella vita come nell’insegnamento è dolcissima, si presenta sempre con un sorriso umile e luminoso e uno sguardo di gratitudine.
Questo sentimento la accompagnerà fino alla fine della sua dolorosa malattia, amorosamente accettata. “Grazie di tutto!” è il suo ripetuto saluto agli amici da cui si congeda. Muore il 1 febbraio del 2002.
La sua figura è ancora ben presente quando, nel dicembre 2004, nasce l’associazione genitori che, credendo che sia un diritto scegliere la scuola più vicina al proprio modello educativo, desidera fornire aiuto alle scuole cattoliche e alle famiglie attraverso vari strumenti, tra cui il principale è il sostegno economico, via via individuati come idonei.
Sorge allora spontanea da uno dei primi soci fondatori la proposta di intitolare la nascente associazione ad Adriana, avendola conosciuta come una docente che ha speso la sua vita per un’educazione cristiana cattolica dei ragazzi.
Ella personifica cioè l’ideale perseguito dall’associazione: non un ideale di libertà generico, ma la valorizzazione dell’educazione cattolica.